Contesto di riferimento

 

La gestione delle politiche sociali oggi è estremamente difficile e complessa, in parte perché mancano flussi informativi integrati tra le diverse realtà ospedaliere e territoriali, sanitarie e sociali, in parte perché i dati raccolti non sempre sono uniformati a uno standard comune che ne consenta la fruibilità da parte dei diversi attori oppure non costantemente aggiornati: tutto questo va a inficiare il processo orientato ad una efficace definizione delle politiche sociali, che consenta di ottimizzare l’uso delle risorse garantendo al contempo azioni mirate e personalizzate sui bisogni del cittadino/paziente. La Direzione dei Servizi Sociali della Regione Veneto affronta da tempo il problema legato ai flussi informativi di natura socio-sanitaria e, attraverso l’endorsement dato al progetto ADAPT e alla successiva delibera regionale di costituzione di una cabina di regia congiunta con la Direzione dei Servizi Sanitari, sta cercando di sviluppare e definire un nuovo modello assistenziale, che diventi punto di riferimento per tutte le rilevazioni effettuate in ambito sociale e che, al tempo stesso, offra al cittadino/paziente (anziani in condizioni di fragilità, con limitata o nulla auto-sufficienza e disabili in particolare), soluzioni di assistenza e di domiciliarità innovative e una maggiore efficacia nei servizi. L’obiettivo quindi, di estendere il FSE con informazioni di tipo sociale consentirà di definire meglio le reali esigenze del cittadino e di ottimizzare le risorse disponibili; inoltre, con la progettazione e creazione di ambienti ad alta accessibilità e tecnologicamente avanzati e controllati, sarà possibile promuovere percorsi assistenziali e di riabilitazione personalizzabili promuovendo continuità assistenziale; tutte queste azioni consentiranno di arrivare ad un dato informativo sociale costantemente aggiornato e fruibile e soprattutto di migliorare la vita dei cittadini/pazienti a favore di una inclusione sociale più efficace.